TESTIMONIANZA | Ugo Marano |
Una sera ricevetti una telefonata dal Dottor Armando Cavallo, mi chiedeva di visitare il mio studio di Capriglia. Cercava una scultura grande per la sua villa a Giovi. A Roma, in una galleria gli fecero il mio nome. In quel periodo creavo sculture in ferro arrugginito, grandi, spaziali, mobili. Erano le prime nel panorama internazionale e per questo non ero ancora riuscito a venderne una nonostante le mostre a Roma e la critica favorevole. Feci pulizia e esposi in evidenza alcune sculture che mi sembravano le più belle. All’ora esatta squillò il campanello. |
Aprii tutto il grande portone e Armando e Pina sorridenti entrarono in Capriglia e nella mia vita per sempre. |
Le mie opere piacquero e che meraviglia Pina e Armando mi commissionarono una scultura ancora più grande che fu la mia fortuna. Così ogni anno per quattro anni con infinita grazia mi chiesero altre opere da collocare nella piccola montagna. Ogni volta insieme sceglievano luoghi un po’ nascosti tanto che Armando era costretto a costruire sentieri appositamente e questo lo rendeva orgoglioso e felice. Tra di noi nacque un’amicizia molto sentita tanto ch’io in qualsiasi momento senza avvertire potevo bussare alla loro porta, sedermi al tavolo già apparecchiato e mangiare con loro. |
Ugo Marano - Senza titolo, 1980 (Scultura in ferro, base 200x300 cm, altezza 200 cm) |
Armando oltre all’arte amava molto la musica. Insieme andavamo a Napoli e a Roma ad ascoltare concerti di musica da camera. Eravamo diventati compagni di ricerca della gioia. Armando è stata la persona più importante nella mia vita d’artista. Ha favorito la continuazione della mia ricerca proprio all’inizio e di questo gliene sono stato sempre grato. L’acquisto della prima scultura avvenne in concomitanza della nascita di Giuseppe, il mio primo figlio, e fu come un augurio. Cosa che poi si ripetè anche alla nascita di Paolo il mio secondo figlio. |
Armando era una persona incredibilmente impegnata nel suo lavoro. Si alzava all’alba e incontrava i suoi pazienti che non potevano andare nel suo laboratorio. La sera era l’ultimo a lasciare lo studio perchè alcune analisi particolarmente impegnative le controllava di persona. Sempre presente a consultarsi con pazienti a cui elargiva consigli spassionati. |
Era anche impegnato nel sociale. Con Pina ed Armando ci siamo impegnati in ragione delle donne con Adele Facci e la Bonino. Suo il sogno realizzato di costruire un grande laboratorio super attrezzato a Salerno. Vanto per tutto il meridione contemporaneo. |
Ugo Marano - Senza Titolo (Pannello in terracotta invetriata, 80x80 cm) |